COM'ERA IL CENTRO
Organizzazione
Destinatari
Alunni della scuola primaria di Bozzolo.
Risorse
- Suore-educatrici presenti all'interno dell'Istituto;
- Educatore professionale;
- Personale di servizio (di cucina e di pulizia);
- Famiglie dei bambini;
- Figure di volontariato.
Per raggiungere la finalità e promuovere un lavoro di rete, il centro collaborava in stretto rapporto con:
Metodologia operativa
Il nostro intento era favorire esperienze creative, cognitive, comunicative utilizzando il gioco, il racconto e l'esperienza concreta come strumenti di apprendimento.
Proponevamo ai bambini attività creative/aggregative che privilegiavano "l’azione del fare" attraverso:
- la valorizzazione della quotidianità all’interno del CAG (momento compiti, giochi, riflessioni, racconti, laboratori creativi...);
- i laboratori in cui i bambini erano liberi di esplorare, manipolare, scoprire, ricercare.
Modalità e strumenti di verifica
Nell’ambito degli interventi educativi previsti, si delineavano traguardi intermedi e metodologie diversificate al fine di garantire così maggiori opportunità di successo formativo ed esperienze più motivanti e gratificanti. In itinere e al termine dell’anno scolastico si valutavano i percorsi individuali, i livelli di autonomia raggiunti e il grado di partecipazione alle attività.
Si prevedevano:
Destinatari
Alunni della scuola primaria di Bozzolo.
Risorse
- Suore-educatrici presenti all'interno dell'Istituto;
- Educatore professionale;
- Personale di servizio (di cucina e di pulizia);
- Famiglie dei bambini;
- Figure di volontariato.
Per raggiungere la finalità e promuovere un lavoro di rete, il centro collaborava in stretto rapporto con:
- Dirigente scolastico;
- Maestre della scuola primaria di Bozzolo;
- Agenzie educative presenti sul territorio.
Metodologia operativa
Il nostro intento era favorire esperienze creative, cognitive, comunicative utilizzando il gioco, il racconto e l'esperienza concreta come strumenti di apprendimento.
Proponevamo ai bambini attività creative/aggregative che privilegiavano "l’azione del fare" attraverso:
- la valorizzazione della quotidianità all’interno del CAG (momento compiti, giochi, riflessioni, racconti, laboratori creativi...);
- i laboratori in cui i bambini erano liberi di esplorare, manipolare, scoprire, ricercare.
Modalità e strumenti di verifica
Nell’ambito degli interventi educativi previsti, si delineavano traguardi intermedi e metodologie diversificate al fine di garantire così maggiori opportunità di successo formativo ed esperienze più motivanti e gratificanti. In itinere e al termine dell’anno scolastico si valutavano i percorsi individuali, i livelli di autonomia raggiunti e il grado di partecipazione alle attività.
Si prevedevano:
- Compilazione di una tabella delle presenze giornaliere dei bambini;
- Rilevazione quantitativa e qualitativa delle attività animative e dei laboratori espressivi;
- Momento di equipe tra le suore coinvolte e l'educatrice;
- Incontri formali con le maestre della scuola primaria di Bozzolo;
- Momenti d’incontri personali con le famiglie dei bambini utili a valutare la condivisione delle strategie e delle metodologie adottate;
- Le attività erano documentate in modalità cartacea attraverso cartelloni esposti all’interno della struttura e in forma digitale attraverso foto e relativa collocazione delle fasi salienti del progetto nello spazio web dedicato alla C.A.G..
Il Centro
In ambito urbano, all’interno della struttura della comunità religiosa, gli spazi del Centro erano così suddivisi:
spazio esterno dotato di 1320 mq. comprendente:
- cortile;
- parco giochi.
spazio interno provvisto di 1302 mq. di cui:
- 5 aule per l’attività scolastica;
- un salone per l’attività ricreativa – educativa;
- un aula per i laboratori creativi;
- la sala mensa (per un massimo di 30 bambini);
- i servizi igienici (4 per i bambini e 2 per gli adulti);
- l’infermeria.
spazio esterno dotato di 1320 mq. comprendente:
- cortile;
- parco giochi.
spazio interno provvisto di 1302 mq. di cui:
- 5 aule per l’attività scolastica;
- un salone per l’attività ricreativa – educativa;
- un aula per i laboratori creativi;
- la sala mensa (per un massimo di 30 bambini);
- i servizi igienici (4 per i bambini e 2 per gli adulti);
- l’infermeria.